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Uno Skorpione nella Gola

Un percorso per rivivere l’azione degli Skorpioni quando entrarono nella Gola della Morte.

La Gola della Morte si presenta come un piano di un Colosseo naturale sovrastato dai bastioni rocciosi le cui dorsali dominano le Valli del Liri e del Rapido. Lungo il percorso proveremo ad avere una panoramica totale di quello che era il territorio difeso dai paracadutisti tedeschi, dove l’unica strada di accesso a questa valle della morte era un’antica mulattiera soprannominata dagli stessi alleati “Cavendish Road”. Questo tracciato scollina al centro di una vera e propria “Arena” che si erge dal Monte Castellone e prosegue sulla Cresta del Fantasma e, passando per Colle Sant’Angelo e quota 575, prende forma fino a raggiungere la collina del Monastero con tutta la propaggine che scende fino alla Rocca Janula. Un percorso pensato per entrare nella Gola della Morte e provare la sensazione di conquista come fecero i soldati americani, già dalle prime battaglie avvenute a Cassino nel gennaio 1944.

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    Durata:

    3 Ore

    Distanza:

    Km. 5,6​

    Dislivello:

    60 m

    Difficoltà

    Facile


    • Le rovine dell’antico Monastero dell’Albaneta
    • Il carro armato Bialecki
    • La Casa del Dottore
    • L’Obelisco, monumento alla Divisione Carpazia
    • Il Cimitero polacco
    • La Croce di Ferro
    • Monte Cairo e La Cresta del Fantasma, punti d’osservazione dei soldati tedeschi• La Valle del Rapido, la Via Casilina per il tratto cosiddetto “Miglio Pazzo”
    • Monte Trocchio, “l’occhio degli alleati”, Monte Sammucro e Monte Camino

    Itinerario Escursionistico: Percorso misto su stradina cementata e mulattiera di facile orientamento che richiede una discreta preparazione fisica alla camminata con brevi tratti di salita impegnativa su terreno instabile in prevalenza roccioso.

    Equipaggiamento obbligatorio: Scarponcini o scarpe da trekking; una buona scorta d’acqua (almeno 1,5 l) e uno snack energetico; giacca antivento e abbigliamento tecnico in relazione alla stagione.

    A metà del sentiero, si fiancheggiano due doline carsiche che si rivelarono molto importanti come accampamento dei soldati di fanteria prima dell’assalto alle postazioni tedesche. Mentre nell’ultimo tratto si passerà sul lato Est del massiccio di Montecassino che domina la valle del Rapido, attraversando un bosco di lecci e querce caratteristiche di quest’area. Il sentiero porta verso l’Abbazia.

    Foto Storiche & Curiosità

    Bialecki
    Lo Sherman, chiamato “Sultan”, del sottotenente Bialecki, il 12 maggio 1944 procedette senza esitare sulle mine che difendevano l’accesso all’Albaneta. Le esplosioni sotto i cingoli fecero esplodere le munizioni all’interno, il carro armato fu distrutto e tutto l’equipaggio morì.
    Sul corpo del carro armato è fissata una croce realizzata con i cingoli e sostenuta da due targhe e due scorpioni in bronzo, simboli del reggimento, trafugati pochi anni dopo l’inaugurazione. Sulla targa posteriore campeggia la scritta: “Qui sono caduti i primi soldati dell’arma corazzata rinata in medio oriente 12 maggio 1944.
    lapide
    Skorpion
    In dettaglio i due scorpioni, particolari unici del monumento dedicato al 4° Reggimento Skorpion. Non si è mai saputo da chi furono trafugati e per quale motivo.
    Il monumento è ultimato e pronto per essere inaugurato. Fu progettato dallo scultore ten. Wladyslaw Kuzniarz. Accanto fu realizzato un altare da campo per la celebrazione religiosa.
    monumento
    1944
    18 maggio 1946. Il Cappellano dell’esercito polacco, Vescovo Józef Gawlina, benedice il monumento del 4° reggimento corazzato, dopo lo svelamento.

    Perché scegliere questo percorso:
    • Per ripercorrere i passi del primo carro armato che si sacrificò sulle inespugnabili difese tedesche e diede il via all’ultima battaglia per la conquista di Montecassino
    • Per scattare fotografie uniche su panorami mozzafiato dell’Abbazia di Montecassino e sulla Valle del Rapido
    • Per passeggiare con tutta la famiglia tra storia e natura